“È il tempo di dare nuova forma al tempo”
La clausura forzata ha disciolto i ritmi della vita precedente in un flusso indistinto. Questo tempo ci da l’opportunità di ricostruirli.
La clausura forzata ha disciolto i ritmi della vita precedente in un flusso indistinto. Questo tempo ci da l’opportunità di ricostruirli.
Il 9 aprile 1945 Dietrich Bonhoeffer venne impiccato nel lager di Flossenbürg. Aveva trentanove anni. L’ordine partì dal Führer in persona.
“Io sono il pastore buono e bello” (kalós), riassumendo in sé l’immagine di tutti i pastori donati da Dio al suo popolo (Mosè, David, i profeti).
Sulla croce non era visibile solo la sigla INRI. La scritta ebraica svela il motivo per cui i Giudei cercarono, invano, di convincere Pilato a cambiarla…
È un gioco di sguardi: mentre Cristo non perde di vista la Resurrezione e lo sguardo del Padre, per poter oltrepassare la Passione e la Croce, noi, dal canto nostro, siamo chiamati a camminare, «tenendo fisso lo sguardo su Gesù» (Eb 12, 2) e mettendo i nostri passi sulle Sue orme. Esercitando la pazienza, consapevoli che, se, per qualcuno, questa Pasqua sarà segnata dal dolore, probabilmente, la maggior parte di noi sarà chiamata ad un’altra Passione, quella delle pazienze.
Da una laurea a pieni voti in architettura alla clausura. Abbiamo intervistato una giovane donna che ha scommesso tutto sull’appartenenza a Cristo: “Mi libera, posso non ridurmi a quello che il mondo vuole che io sia e sono continuamente strappata da quello che io, da sola, posso immaginare per me”.
La lettura della Sacra Scrittura nella preghiera è una pratica millenaria nella Chiesa e metodo di meditazione dei monaci benedettini. Seguendoli scopriamo questo modo unico di sentire la voce dello Spirito Santo.
Da Franco Nembrini ancora una perla, preziosa soprattutto per genitori e insegnati, per chi è chiamato all’arduo compito di educare. Come guardiamo il peggiore della scuola? Cosa ci aspettiamo veramente da lui? Siete pronti a scommettere sulla pecora più nera di tutte?
“La distanza vissuta dolorosamente tra Dio e gli uomini, distanza che era in parte “addolcita” dal ministero degli angeli, è oramai abolita in Cristo”
La morte viene vista spesso come una sorta di “fuga dal tempo”; il nostro orologio individuale smette semplicemente di battere. Ma non può essere così – nessun cristiano può accettarlo. L’obiettivo del nostro pellegrinaggio in questa “valle di lacrime” è prepararci in tempo a entrare nell’eternità pronti a vedere il volto di Dio e a vivere in Lui.
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